Ti è mai capitato di non riuscire a far addormentare tuo figlio, tuo nipote, tuo fratello o tua sorella più piccoli? O che si svegliassero più volte durante la notte? La maggior parte dei genitori con bambini in età infantile nota queste difficoltà “nel prendere sonno” o nei frequenti risvegli notturni.
Perché è così importante il sonno nei bambini?
Se hai passato del tempo con un bambino molto piccolo, avrai sicuramente notato che passa gran parte della sua giornata a dormire. Questo succede perché il sonno svolge delle funzioni indispensabili per i bambini.
Vediamo alcune:
- permette di apprendere e immagazzinare memorie della giornata trascorsa;
- consente l’eliminazione delle sostanze tossiche prodotte durante la veglia;
- favorisce il rilascio dell’ormone della crescita, rafforzando il sistema immunitario
Per questi motivi, è importante che i bambini trovino il proprio ritmo sonno-veglia e noi adulti dobbiamo impegnarci a non disturbarli anche se abbiamo l’impressione che dormano troppo.
Perché a volte i bambini non riescono a dormire?
Il sonno del bambino è fatto da molti cicli continuativi che si dividono in due diverse fasi, REM e non REM. Un ciclo intero dura circa 45 minuti e l’alternanza di queste fasi porta il bambino ad avere dei microrisvegli durante la notte. I microrisvegli sono del tutto normali, ma i piccoli hanno comunque bisogno del conforto degli adulti, almeno fino a quando non imparano a gestire questo momento da soli.
Ci sono dei momenti particolari in cui i risvegli notturni possono aumentare talmente tanto da causare preoccupazione nei genitori. Ecco alcuni esempi:
- il bambino comincia a gattonare e a muoversi con facilità nell’ambiente circostante;
- il bambino avverte “l’ansia da separazione” dai suoi genitori che viene evitata dal risveglio notturno e dal ricongiungimento con gli adulti;
- sta per nascere un fratellino o una sorellina;
- al bambino stanno spuntando i primi dentini;
- il bambino sta vivendo degli stress familiari e dei cambiamenti nella sua routine.