Durante i mesi più difficili della pandemia, ci siamo sentiti bloccati. Immagino che anche tu, Nome, abbia provato questa sensazione.
Con la chiusura di scuole, parchi, ristoranti e cinema, sono venute a mancare anche le opportunità di socializzare e vedersi di persona.
Per i bambini, esploratori per natura e desiderosi di interazioni, è stato un periodo particolarmente complicato e duro da superare.
Si sono trovati a vivere una situazione strana, dove “giocare” è stata quasi una missione impossibile. E anche se ora stiamo tornando alla normalità, alcune difficoltà potrebbero accompagnarci a lungo.
A volte, noi adulti, non capiamo quanto il gioco faccia parte dei bisogni di ogni bambino e bambina.
Può capitare di vederla come un’attività frivola, di cui si può fare a meno.
Perché il gioco è così importante
- Permette ai bambini di imparare capacità fondamentali come la creatività, la flessibilità e la collaborazione.
- Può essere un canale espressivo e una valvola di sfogo.
- Può aiutare i bambini a rafforzare i legami e a comunicare meglio.
- Può migliorare il benessere mentale.
- Può facilitare l’interazione dei bambini con gli altri.
Ma è difficile per i bambini giocare se devono restare a distanza e magari a scuola non fanno più la ricreazione.
Gli esperti sostengono che proprio in questa fase di “ritorno alla normalità”, in cui i bambini devono affrontare le conseguenze della pandemia, il gioco sia fondamentale.
Infatti, giocare aiuta i bambini a farsi un’idea del mondo, dà un’occasione per mettere in pratica diversi scenari di vita e affrontare stati emotivi complessi.
È importante quindi trovare il modo di far giocare i bambini che sia da soli, con i genitori, con fratelli e sorelle o con amici fidati.