La rabbia è un’emozione che tutti noi conosciamo bene, un po’ come la gioia o la tristezza. Non è “sbagliata”, anzi! Fin dalla nascita, la rabbia ha una sua funzione importante: ci avvisa quando ci sentiamo minacciati, quando qualcosa ci ostacola o quando un nostro bisogno non viene soddisfatto. È un vero e proprio segnale d’allarme che ci prepara a reagire.
Quando ci arrabbiamo, il nostro corpo si attiva: il cuore batte più forte, i muscoli si tendono, come se si preparasse all’azione. Però, è fondamentale imparare a gestire tale emozione, perché altrimenti può creare difficoltà nelle nostre relazioni con gli altri.
La rabbia nei più piccoli: un linguaggio da decifrare
Nel bambino piccolo, la rabbia è un’emozione innata e potentissima. Immagina un neonato che piange disperatamente: spesso lo fa per richiamare l’attenzione di chi si prende cura di lui, per assicurarsi che non si allontani e che i suoi bisogni vengano soddisfatti. È un meccanismo evolutivo, un modo per garantire protezione e cure.
Proviamo a immaginare quanto siano intense le emozioni per un bambino così piccolo. Non avendo ancora le parole per esprimere quello che prova, e non sapendo come gestire sentimenti così forti, a volte usa la rabbia come mezzo per comunicarci il disagio, la frustrazione o la paura. Per questo, per gestire la rabbia in modo efficace, i bambini hanno bisogno del nostro aiuto e della nostra guida.
All’inizio della vita, i bambini dipendono totalmente dagli adulti per dare un senso alle loro emozioni. I genitori (o chi si prende cura di loro) sono come un “contenitore” per le emozioni del bambino, aiutandolo a capirle e a gestirle. Solo intorno ai sette anni, i bambini iniziano a sviluppare la capacità di riflettere sui propri pensieri e sentimenti, un’abilità che li aiuterà a gestire meglio le emozioni più intense.
Come aiutare i bambini a gestire la rabbia?
Per supportare i bambini in questi momenti, possiamo adottare alcune strategie importanti:
● Partiamo da noi stessi: I bambini sono come delle spugne e percepiscono il nostro stato d’animo. Mantenere un atteggiamento calmo e coerente di fronte alla loro rabbia trasmette fiducia e li aiuta a imparare dal nostro esempio. Se noi siamo calmi, li aiutiamo a calmarsi.
● Aiutiamoli a riconoscere ed esprimere le emozioni: Quando i bambini provano emozioni così forti, spesso si sentono spaventati. Dobbiamo aiutarli a riconoscere la rabbia, a esprimerla in modi accettabili e ad accettarla come parte di sé. Un atteggiamento empatico da parte nostra è fondamentale per costruire questa fiducia.
● Siamo guide e mediatori: È normale che un bambino, in un momento di rabbia intensa, possa avere delle reazioni aggressive. In queste situazioni, l’adulto ha un ruolo cruciale: intervenire per “contenere” l’emozione del bambino, aiutarlo a riflettere su ciò che sta provando e offrirgli delle alternative su come esprimere la rabbia in modo costruttivo.
● L’importanza dell’ascolto e della comunicazione: Parlare è essenziale! Incoraggiamo i bambini a condividere le loro esperienze e i loro sentimenti. Per far sì che si sentano sicuri di raccontarsi, dobbiamo metterci in una posizione di ascolto aperto e senza giudizio nei loro confronti.
In conclusione, offrire supporto emotivo e insegnare ai bambini strategie per gestire le loro emozioni fin da piccoli è un passo fondamentale. Contribuisce a promuovere uno sviluppo sano ed equilibrato, preparandoli ad affrontare le sfide emotive che incontreranno lungo il percorso della crescita in modo positivo.
A cura di: dott. ssa Angela Camelio, Responsabile del Progetto di sostegno psicologico in reparto e di sensibilizzazione nelle scuole.