Come accompagnare i più piccoli nella scoperta del proprio corpo, tra crescita, emozioni e pudore
“L’immagine del corpo è la base sulla quale si costruisce il senso di identità. La sua trasformazione non è solo fisica, ma profondamente psicologica.”
– Françoise Dolto
Il corpo e l’identità
Durante l’infanzia e l’adolescenza, il corpo attraversa trasformazioni rapide e profonde. Accompagnare i bambini nella comprensione e accettazione di questi cambiamenti è essenziale per favorire una crescita serena e per prevenire insicurezze legate alla percezione di sé.
Il corpo non è soltanto un aspetto fisico: è il mezzo attraverso cui ogni persona entra in relazione con il mondo, con gli altri e con sé stessa. Per questo, è importante aiutare i bambini a riconoscere il proprio corpo come parte integrante della propria identità.
L’importanza del dialogo
Per i bambini, il corpo è un’esperienza viva, un intreccio di sensazioni ed emozioni. I cambiamenti legati alla crescita possono generare inquietudine, soprattutto se non sono accompagnati da un dialogo aperto e rassicurante.
Creare uno spazio sicuro in cui possano fare domande è un primo passo fondamentale. Una frase semplice come “Se hai delle domande sul tuo corpo, puoi sempre chiedere. Non c’è nulla di strano nel voler capire come cresciamo” può normalizzare le loro curiosità e favorire una comunicazione spontanea e priva di giudizio.
Crescere è normale
È importante spiegare ai bambini, con parole semplici, che crescere è naturale. Utilizzare metafore come “Il tuo corpo è come un albero che cresce: i rami si allungano, il tronco si rinforza e le radici si approfondiscono” può rendere questo processo meno spaventoso e più affascinante.
Anche raccontare la propria esperienza può aiutarli a sentirsi meno soli. Se esprimono disagio, si può rispondere con empatia: “Capisco che possa sembrare strano crescere così in fretta, ma ogni corpo cambia nel suo tempo.”
Frasi come “Il tuo corpo racconta la tua storia” o “Ogni crescita è un’avventura” contribuiscono a dare significato al cambiamento, riducendo l’ansia e rafforzando la costruzione dell’identità.
L’estate e la percezione del corpo
L’estate è una stagione in cui il corpo diventa più visibile – in spiaggia, in piscina – e il confronto con gli altri può generare disagio. I bambini possono sentirsi vulnerabili, soprattutto se percepiscono di essere “diversi”.
È fondamentale trasmettere l’idea che ogni corpo è unico e che la crescita non segue un unico modello. Anche cicatrici, segni e particolarità fisiche fanno parte della storia di ciascuno, e vanno accolte con rispetto e orgoglio.
Un modo per spostare l’attenzione dal giudizio estetico alle esperienze positive è valorizzare le sensazioni corporee:
“Che bello sentire l’acqua sulla pelle”,
“Hai notato quanto sei forte mentre nuoti?”
Questo tipo di linguaggio promuove un rapporto più sereno e consapevole con il proprio corpo.
Il pudore e i confini personali
Con la crescita, emerge anche il pudore. È un segnale importante dello sviluppo dell’identità e dei confini personali. Va rispettato, non minimizzato. Invece di dire “Non c’è nulla di cui vergognarsi”, è preferibile accogliere il vissuto del bambino:
“Capisco che possa sembrarti strano. Anche gli adulti provano queste sensazioni. Scegli cosa ti fa sentire a tuo agio.”
Rispondere in questo modo rafforza la sicurezza, l’autonomia e il rispetto per sé stessi. Il pudore, infatti, non è un ostacolo, ma un elemento naturale nella costruzione di una relazione sana con il proprio corpo.
Verso una relazione armoniosa con il corpo
Crescere è un processo unico, fatto di emozioni, trasformazioni e scoperte. Come adulti, possiamo essere guide preziose, offrendo uno sguardo accogliente, parole gentili e spazi di ascolto autentici.
Con empatia e rispetto, aiutiamo i bambini a costruire una relazione armoniosa con il proprio corpo, riconoscendolo come casa, risorsa e parte viva della loro identità.
a cura della dott.ssa Angela Camelio (Responsabile delle attività di reparto e delle attività di sensibilizzazione nelle scuole)