Come spiegare a un bambino un concetto complesso come l’amore?
Un sentimento che, anche per gli adulti, continua a essere fonte di riflessione e di esperienze in molteplici forme. Poiché i bambini tendono a comunicare in modo molto concreto, cercare di spiegare l’amore attraverso metafore o ragionamenti complicati potrebbe non essere efficace. Un punto di partenza utile potrebbe essere quello di parlare dell’amore come di una relazione (io amo qualcuno o qualcosa). Amare significa, infatti, entrare in relazione con qualcuno o qualcosa. Anche l’amore per se stessi, ad esempio, riguarda la relazione che si ha con sé.
Dunque, per aiutare i bambini a comprendere l’amore, è fondamentale far capire loro cosa significa essere in relazione: senza una relazione non c’è apprendimento, né sostegno emotivo. In una relazione, infatti, si parla, si ascolta, si percepisce l’altro, e ciò è essenziale per costruire una connessione profonda e sincera.
Un altro concetto cruciale che ci permette di entrare in relazione con gli altri è l’empatia. L’empatia è la capacità di cogliere l’esperienza emotiva dell’altro, di sentirla, capirla e percepirla. Per empatizzare con qualcuno, bisogna essere consapevoli dei propri sentimenti e dei sentimenti dell’altro. Come sostiene Elodie Bertini-Morini, l’empatia si sviluppa attraverso il riconoscimento di ciò che l’altro sta vivendo, e questo implica l’abilità di darne un nome. La consapevolezza di sé e del proprio stato emotivo è quindi alla base di una corretta empatia.
Numerosi studi hanno dimostrato che pratiche come la meditazione possono portare significativi benefici nello sviluppo dell’empatia. Bertini-Morini, in particolare, ha condotto ricerche sperimentali che dimostrano come esercizi di mindfulness e di educazione socio-emotiva abbiano contribuito ad aumentare la consapevolezza di sé e l’empatia nei bambini. Esercizi di respirazione, percezione corporea e massaggi a coppie, della durata di pochi minuti, sono strumenti semplici ma efficaci per aiutare i bambini a percepire sé stessi e gli altri.
Inoltre, la ricerca ha mostrato che i bambini che partecipano a questi esercizi sviluppano un maggior interesse per le emozioni altrui e imparano a interpretare i segnali degli altri. Per esempio, un bambino potrebbe capire che un compagno che si isola è arrabbiato e che, piuttosto che forzarlo a giocare, è meglio aspettare che si calmi. Questo tipo di consapevolezza aiuta i bambini a migliorare le proprie interazioni sociali e a sviluppare relazioni più sane.
Il ruolo dell'amicizia
Un altro aspetto importante legato all’amore e all’empatia è l’amicizia. Secondo lo psicologo Rubin, la comprensione dell’amicizia nei bambini si basa sulla capacità di assumere la prospettiva dell’altro, di vedere l’altro non solo come una persona fisica, ma come qualcuno con un proprio mondo interiore.
La consapevolezza dell’amicizia cresce con il bambino: inizialmente, l’amicizia è vista come una vicinanza fisica (giocare insieme in un determinato momento); più tardi, diventa la capacità di aiutarsi a vicenda, e in seguito si caratterizza per la reciprocità. Durante l’adolescenza, l’amicizia si arricchisce di confidenza, fiducia e supporto.
In ogni tipo di relazione, fondamentale è il riconoscimento dell’altro. L’etimologia della parola “riconoscere” deriva dal latino “ri-cognoscere“, che significa “conoscere di nuovo“. Riconoscere qualcuno implica che il bambino abbia già avuto esperienza di quel qualcosa, o che almeno gli somigli. Per questo, è essenziale che i bambini imparino fin da piccoli a percepirsi, a raccontarsi, a dare nome a ciò che provano, a essere consapevoli di sé, nei limiti delle loro capacità. Gli adulti, in questo senso, hanno un ruolo cruciale nel stimolare la curiosità dei bambini verso il loro mondo interiore e verso quello degli altri.
Essere esempio di ascolto, interesse e reciprocità è un modo concreto per insegnare al bambino l’importanza dell’empatia e dell’amicizia.
Ogni giorno, nelle piccole azioni quotidiane, possiamo mostrare al bambino come riconoscere e comprendere le emozioni proprie e altrui.
Questo tipo di insegnamento non è solo verbale, ma passa attraverso l’esempio: solo mostrando come possiamo dare valore a ciò che proviamo e a ciò che provano gli altri, possiamo insegnare loro a fare lo stesso. In questo modo, non stiamo solo parlando d’amore, ma mostriamo anche cosa significa amare e sentirsi amati.
In conclusione
Insegnare l’amore ai bambini non significa solo spiegare un concetto astratto, ma accompagnarli in un percorso di comprensione delle relazioni, dell’amicizia e dell’empatia, affinché imparino a vivere queste esperienze in modo sano e consapevole.
A cura di: dott.ssa Angela Camelio, Psicologa Psicoterapeuta responsabile del Progetto di sostegno psicologico in reparto e del progetto scuole.